Spesso la paura degli attacchi stessi, porta a sviluppare comportamenti di evitamento, cioè comportamenti volti a evitare tutte quelle situazioni che potrebbero potenzialmente innescare l’ansia.
Il trattamento cognitivo-comportamentale del Disturbo di Panico prevede l’utilizzo della seguente procedura:
- Approfondimento e Concettualizzazione del disturbo (esordio e descrizione della sintomatologia, analisi degli episodi nei quali la persona ha percepito un’intensa paura)
- Psicoeducazione sull’ansia (cos’è, come si manifesta, strategie di gestione e di mantenimento)
- Ristrutturazione cognitiva (identificazione delle interpretazioni catastrofiche relative alle sensazioni esperite e messa in discussione e modifica di tali credenze)
- Esposizione enterocettiva (induzione dei sintomi temuti in un ambiente controllato)
- Esposizione graduale (esposizione graduale alle situazioni temute e graduale abbandono dei comportamenti di sicurezza)
- Tecniche di rilassamento e mindfulness (apprendere tecniche basate sulla respirazione e sull’alternanza di movimenti di tensione e distensione muscolare; apprendere a focalizzare l’attenzione sul momento presente in modo non giudicante)
- Homework (compiti a casa personalizzati e coerenti con il lavoro svolto in seduta; consentono all’individuo di sentirsi artefice dei propri miglioramenti, alimentando il suo senso di autoefficacia).